Il ministero dell’ambiente del Giappone e l’Asia Pacific Adaptation Network si sono confrontati sul tema “Enabling Resilience for All: The critical Decade to Scale-up Action”. Tale confronto ha avuto luogo al settimo Forum virtuale a marzo, il cui obiettivo è stato formulare un piano di adattamento nazionale per la scienza e la tecnologia, insieme a politiche energetiche e fiscali che considerano le interconnessioni tra cambiamento climatico, salute e biodiversità. Secondo i dati, tre dei sei paesi che emettono più anidride carbonica al mondo – Cina, India e Giappone – si trovano nella regione Asia-Pacifico, un’area che produce circa la metà delle emissioni mondiali di anidride carbonica. Con l’avvento della pandemia da COVID-19, la digitalizzazione industriale ha introdotto una nuova fase esplosiva di sviluppo. Infatti, la regione Asia-Pacifico ha spostato la sua attenzione sulla decarbonizzazione della rete e sulla produzione di elettricità da energie rinnovabili, facendo guadagnare alla Cina il primo posto come produttore di energia solare, all’India il secondo e al Giappone il terzo. Infine, secondo recenti rapporti, la regione Asia-Pacifico dovrebbe contribuire a circa il 19,3% della spesa globale complessiva per la tecnologia blockchain, alimentata da maggiori investimenti del settore fintech.

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