La Banca Centrale Europea ha avvertito che una CBDC potrebbe essere necessaria per combattere il dominio delle “valute artificiali” nei pagamenti transfrontalieri. Infatti, implementare l’euro digitale potrebbe agevolare la digitalizzazione degli scambi di informazioni nei pagamenti attraverso fatture elettroniche, ricevute elettroniche, identità digitale, firme elettroniche, consentendo agli intermediari di offrire servizi con un maggiore valore aggiunto e contenuto tecnologico a costi inferiori.
Inoltre, l’Unione Europea sarebbe pronta a lanciare il proprio wallet digitale nel 2022, permettendo così ai cittadini di tutti i 27 Stati membri di effettuare pagamenti digitali e conservare le proprie informazioni sull’applicazione virtuale, tra cui, probabilmente, anche vaccini e tamponi.
A questo proposito, lo scorso ottobre è stata attivata una task force formata da esperti della Banca Centrale Europea e di 19 banche centrali per individuare i possibili scenari che richiederebbero l’emissione dell’euro digitale, ma al momento non è ancora stata presa nessuna scelta definitiva.
L’app del wallet si potrà sbloccare sia con impronta digitale che con scansione della retina. L’UE, ovviamente, ha già assicurato che i dati non saranno condivisi con terze parti, nel rispetto della privacy dei cittadini.

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