Tante sono le idee avanzate dalla Commissione Europea per il nuovo regolamento eIDAS. Pur trattandosi di una prima proposta da parte della Commissione, è evidente che con le modifiche del Regolamento eIDAS l’UE sta tentando di dare un’ulteriore spinta di acceleratore al processo di digitalizzazione dei servizi (pubblici e privati) ampliando le possibilità effettive di loro utilizzo anche in ambito transfrontaliero. Con il passare degli anni, infatti, il tema dell’identità digitale dei cittadini europei ha assunto sempre più rilevanza. Proprio per dar seguito all’esigenza di un “Mercato Digitale Unico Europeo”, è stato introdotto il wallet europeo di identità digitale, che consentirà all’utente di conservare dati di identificazione, credenziali ed attributi collegati alla sua identità, al fine di esibirli alle parti richiedenti, utilizzandoli come strumenti di autenticazione (online ed offline). Un’ulteriore specifica disciplina viene introdotta in merito alla gestione dei dispositivi per l’apposizione di firme elettroniche, principalmente al fine di delegare la Commissione ad emanare delle norme tecniche che assicurino standard uniformi in tutta Europa. Infine, non si può non segnalare l’introduzione della Sezione 11 che presenta la nuova disciplina sui registri elettronici, quale prova inalterabile della registrazione elettronica di dati idonea a fornire autenticità ed integrità dei dati, accuratezza della data ed ora di registrazione. Sicuramente l’istituzione dell’European Digital Identity Wallet costituirà un passo importante verso tale obiettivo e faciliterà la messa a disposizione in favore dei cittadini di uno strumento unico di autenticazione.

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