Gli investitori ticinesi hanno avanzato una class action collettiva a seguito della perdita di ingenti  somme di denaro sul sito Binance, la piattaforma di exchange di criptovalute più utilizzata. All’azione collettiva del Ticino si sono uniti anche altri gruppi di investitori italiani, internazionali ed enti non privati, come l’autorità italiana Consob. Nella nota rilasciata dallo studio legale cui è stato conferito il mandato di assistenza da parte del consorzio svizzero specializzato nella tutela digitale, si legge: “La causa è finalizzata a ottenere la restituzione degli importi investiti e il risarcimento dei danni subiti“ poichè, spiega il managing partner dello studio, “Binance non risulta essere in possesso delle necessarie licenze per vendere strumenti finanziari – quali i derivati su criptovalute – nell’Unione Europea”. Inoltre, non fornendo informazioni in merito all’identità della controparte, i contratti risulterebbero nulli. Ad oggi, Binance ha pubblicamente riconosciuto il danno ed è in trattativa economica stragiudiziale per risarcire gli investitori dei danni subiti. Qualora non dovesse adempiere ai suoi obblighi, l’azione legale diventerebbe una causa legale a tutti gli effetti, di dimensioni molto importanti.

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