Nuovo profilo fiscale in vista con la legge di bilancio 2023, sia per le criptovalute che per il resto degli asset crittografati, NFT inclusi. Il disegno di legge mira a creare un quadro fiscale su tutto ciò che riguarda il mondo blockchain.

Il nuovo Governo non sembra voler perdere tempo in tal senso e si parte dalla definizione basilare in ambito normativo, ovvero “cripto-attività“. L’inquadramento proposto con la legge di bilancio mira ad aggiungere i tasselli relativi alle criptovalute nel testo unico delle imposte sui redditi dell’86, ma anche nel D. Lgs. 21/11/1997, n. 461 e D. Lgs. 28/06/1990, n. 167.

Con la definizione di cripto-attività, viene creata finalmente una definizione normativa delle stesse, senza grosse modifiche sul quadro fiscale vero e proprio. Si parte dalla tassazione al 26% di tutte le plusvalenze al di sopra dei 2.000 euro, che rappresenta la seconda novità, inserita nell’Art. 67, comma 1 del TUIR. Inoltre, eventuali minusvalenze potranno essere dedotte entro il quarto anno direttamente dalle plusvalenze.

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