Alcuni rappresentanti di istituti bancari pubblici e privati hanno espresso le loro opinioni sull’euro digitale, mentre le parti interessate dell’Unione europea continuano a valutare il potenziale di una moneta digitale unica emessa dalla banca centrale (CBDC). Evelien Witlox, direttore del programma per l’euro digitale presso la Banca Centrale Europea (BCE), ha evidenziato tre casi d’uso prioritari per la BCE in relazione all’euro digitale. Questi casi d’uso includono i pagamenti da persona a persona tra privati, i pagamenti da consumatore a impresa, come quelli effettuati nell’e-commerce e nei negozi fisici, e i pagamenti che coinvolgono la pubblica amministrazione. Tuttavia, un aspetto cruciale del progetto riguarda la risposta dei clienti alla nuova forma di moneta emessa dalla banca centrale, il cui grado di adozione da parte del pubblico è attualmente difficile da prevedere. Inoltre, Witlox ha discusso anche dei potenziali problemi di anonimato legati all’euro digitale. In merito, ha affermato che la BCE non ha alcun interesse nei dati personali degli utenti e che sta valutando soluzioni per preservare la privacy per impostazione predefinita e per progettazione. Ciò significa che i dati degli utenti sarebbero protetti fin dall’inizio e che sarebbero incorporate nel progetto misure per garantire che la privacy sia preservata per impostazione predefinita.

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