Sebastian Karl Greenwood, uno dei cofondatori di OneCoin, è stato sentenziato a una pena di 20 anni di detenzione in un carcere degli Stati Uniti da un giudice federale a Manhattan. Greenwood, 46 anni, di cittadinanza britannica e svedese, ha confessato la sua colpevolezza in un caso in cui è stato accusato di cospirare con altri individui, tra cui la famigerata “Cryptoqueen” bulgara Ruja Ignatova, inserita nella lista dei 10 ricercati dall’FBI. L’accusa principale contro questo gruppo criminale è quella di aver ingannato investitori per oltre 4 miliardi di dollari. Le autorità giudiziarie americane affermano che OneCoin, fondata nel 2014 in Bulgaria, operava come una sorta di schema piramidale su scala globale. Greenwood aveva collaborato strettamente con Ruja Ignatova nell’avviare e gestire questo sistema di raccolta di investimenti. La situazione è venuta alla luce quando Ignatova, nota per le sue frequentazioni nell’élite internazionale, è misteriosamente sparita in Grecia nel 2017, proprio quando le indagini sulle attività della sua azienda stavano guadagnando slancio.Secondo gli ufficiali del sistema giudiziario degli Stati Uniti, OneCoin ha cercato di capitalizzare sul successo di Bitcoin, sfruttando la notorietà di quest’ultimo per convincere gli investitori che OneCoin rappresentava una straordinaria opportunità di investimento che non poteva essere ignorata.
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