“Con Cripto-arte si fa riferimento ad una recentissima corrente artistica, nata negli USA, all’interno della quale l’artista distribuisce e pubblica le sue opere d’arte sfruttando la tecnologia blockchain e la rete peer-to-peer. Un’opera d’arte diviene un NFT grazie alla tecnologia blockchain, attraverso la creazione ti token – che sfrutta ad esempio lo standard ERC-721 – che per sua natura ha caratteristiche di unicità e irripetibilità. L’opera d’arte viene firmata con il wallet dell’artista tramite la chiave pubblica e quella privata, grazie al meccanismo di timestamping la titolarità dell’opera viene validata. Il primo caso di “cryptocollectible” riguarda il fenomeno dei CryptoKitties, lanciato nel 2017, che da dato vita ad ecosistemi dedicati come Rarible e Open Sea. La tecnologia blockchain con le sue caratteristiche – decentralizzazione, immodificabilità e trasparenza – potrebbe giocare un ruolo di key player per risolvere alcuni aspetti critici del mercato dell’arte.”

Leggi l’articolo completo qui.