L’Europa vuole rafforzare i controlli sulle criptovalute. Non solo sul fronte del mining, ma anche su quello dello scambio. Con 93 voti favorevoli, 14 contrari e 14 astensioni, i deputati della commissione ECON (per i problemi economici e monetari) e della commissione LIBE (per le libertà civili) hanno espresso il proprio assenso alla proposta che definisce parametri più severi per i trasferimenti di monete virtuali. Ma cosa comporta la nuova direttiva? Secondo quello che stabilisce gli operatori che offrono servizi crypto, come exchange e wallet, dovrebbero condividere le informazioni dei loro clienti. Tutto ciò per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. In altre parole, in base alle nuove norme tutti i trasferimenti di criptovalute dovranno includere informazioni sulla fonte del bene e sul suo beneficiario. Queste informazioni dovranno inoltre essere messe a completa disposizione delle autorità competenti. L’obiettivo è chiaro: fare in modo che i trasferimenti di criptovalute possano essere tracciati e che le transazioni sospette possano essere bloccate. 

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