Adrian Orr, il capo della banca centrale della Nuova Zelanda, ha espresso delle osservazioni critiche riguardo alle stablecoin durante un discorso dinanzi a una commissione parlamentare sulle questioni finanziarie. Orr ha sottolineato che le stablecoin non possono essere considerate un valido sostituto della valuta fiat e ha enfatizzato che esse non offrono la stabilità necessaria. Durante il suo intervento il 12 febbraio, Orr ha definito le stablecoin come “gravi malintesi” e “concetti apparentemente contraddittori“. La sua osservazione è stata una risposta diretta a una domanda riguardante le preoccupazioni della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) riguardo alle valute digitali decentralizzate e alle stablecoin, su cui ha affermato che la banca è “profondamente preoccupata”. Nonostante queste critiche, la Nuova Zelanda rimane aperta nei confronti dell’industria delle criptovalute. Nel corso del 2023, il numero di imprese criptografiche registrate ufficialmente nel paese è aumentato del 56%. La Nuova Zelanda si posiziona al quarto posto a livello mondiale per il numero di sportelli bancomat Bitcoin, con 309 macchine, dopo Stati Uniti, Canada e Australia.

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